Various Artists

Electronic Music Division, scuola di musica elettronica e punto di riferimento accademico su Roma dal 1983, lancia la sua label dedicata ai giovani talenti italiani.
Il primo Various Artists comprende 8 tracce originali interamente realizzate dai ragazzi della scuola con strumentazioni analogiche e digitali.

Opening track di Simone Maroncelli con “Piano Tape” una traccia dove il pianoforte è protagonista in un' atmosfera ambient e pacifica piena di emozione. L’utilizzo del Teac Amp Tape analogico del ‘70 da calore a tutto il brano e da quel tocco analogico rudimentale.
A seguire Joe Rosh con “Parles-Tu” un omaggio alla scena micro house francese con il tipico sound shuffle dal ritmo palleggiato e dry. Un groove incessante che fa muovere le gambe riempiendo con snare, piatti e clap ogni sedicesimo.
Sofiget con “Intimista” ci regala emozioni forti ed introspettive con un groove profondo e deciso dove basso e kick si muovono in perfetta armonia. La scelta consapevole di non utilizzare clap e snare lascia la traccia in un limbo sonoro sul primo e sul terzo movimento del 4/4. Un opening track molto scura piena di sentimento.
Giuseppe V. con “Glass” rivede la deep house a modo suo con una baseline registrata live per tutta la durata della traccia che ci accompagna in evoluzioni ed inviluppi complessi e tenaci. I suoni ritmici analogici 707 - 808 danno alla traccia un tocco classico intramontabile.
Pietro Genovese con “This Reality” da alla musica una forma ben definita e molto personale. Vuole rispecchiare “la realtà” con dialoghi registrati e la “acid baseline 303” che percorre tutto il brano con stacchi e pause importanti dove tutto improvvisamente si ferma e ricomincia.
Il groove è semplice ma tagliente ed il bpm ci indica la volontà di qualcosa di forte come se la traccia prendesse vita godendo di luce propria.
Francesco Maria & Andrea Saba con “Nuraghe” omaggiano la loro terra con una traccia piena di groove che ricorda la tech house sofisticata dove nulla è lasciato al caso.
Ritmiche presenti come il tipico kick 707 e l’utilizzo su più canali in panning di hi hat e shaker in controtempo da a tutto il brano un suono ampio e un ritmo persistente.
L’arpeggiatore Buchla completa la traccia nel suo insieme.
Ludovico Noia aka “Svbsoil” ci fa vivere una dub techno in chiave avanguardistica e moderna dove anche il suono ausiliario diventa main e viceversa. Una traccia complessa con molti canali che si fondono alla perfezione.
A chiudere questo primo Various Iride con “Identity” vuole dare un' identità precisa al suo suono ed alla sua personalità immergendosi in una techno intima ed a tratti melodica. Un ostinato in Do minore che percorre tutta la traccia che si evolve con alti e bassi come a voler attirare la nostra attenzione si fonde con la contro melodia e le ritmiche tipiche della “techno 909” dove le basse frequenze ed i piatti open fanno da cornice ad un quadro impressionista.